salone del mobile: giovani designer, ‘idee vecchie’

sono andata al salone del mobile che s’è tenuto nella fiera di rho dal 15 al 21 aprile.
ai non addetti ai lavori era riservato il padiglione satellite. in questo luogo, a differenza degli altri del polo progettato da massimiliano fuksas, vengono esposti solo i prodotti dei nuovi designer.
c’erano moltissime persone ed era abbastanza faticoso muoversi tra gli stand e vedere con calma i prototipi presentati.

b<sidesono rimasta piuttosto delusa: molte delle creazioni proposte erano fin troppo simili ad altre già viste e riviste, e coloro i quali hanno cercato di portare avanti un’alternativa hanno originato – ma non in modo originale – oggetti inutili o poco funzionali.
la cosa che mi ha stupito è che c’era la completa mancanza di coinvolgimento etico e di ironia: la maggior parte degli artisti che presentavano i prodotti, era poco incline a interagire con il pubblico e a mostrare il funzionamento delle proprie ideazioni.
inoltre, ho trovato certe idee troppo forzatamente eccentriche e per nulla coerenti con il concetto stesso di una disciplina che dovrebbe unire il creativo al funzionale, e il tutto ad un prezzo popolare.
insomma, a parte uno studio che aveva assemblato mobili semplici e resistenti usando solamente cartone riciclato, e qualche idea divertente – un portaombrelli vegetale e un paio di oggetti stravaganti – non mi è sembrato ci fossero idee o spunti interessanti.

portaombrellid’altronde già nel fuori salone avevamo (leggi) potuto constatare che l’unica costante del design è e continua ad essere l’apparenza finalizzata a un commercio facile ed a un consumo veloce.
persino all’interno del progetto greenenergydesign (allestito all’università statale) che si presentava come ‘insieme di installazioni temporanee dedicate all’ambiente, alle energie rinnovabili e all’estetica ecosostenibile’ non c’era praticamente nessun prodotto che rispettasse la consegna. molte installazioni erano ingombranti, non funzionali e insostenibili – nel senso di non sostenibili nè esteticamente nè ecologicamente.