Battiato vs Dante, Dantedì 25 marzo 2021, in lockdown
A 700 anni dalla morte di Dante, e a 76 dalla nascita di Battiato (23 marzo 1945) proponiamo per questo giorno un riferimento incrociato alla Commedia (che divina è stata chiamata da Boccaccio) e a due canzoni, La cura e Fortezza Bastiani.
Abbiamo già parlato in commento e approfondimento del concetto fondamentale della cura di se stessi per la cura degli altri e in questa occasione riportiamo due passaggi dal nostro battiatolacura sul tema del viaggio a salvezza, cruciale per Battiato e Sgalambro, e il loro modello del viaggio per antonomasia (insieme a Baudelaire).
In questo frangente, in lockdown o sotto restrizioni, il sole del pomeriggio è la speranza del risveglio dopo la selva oscura.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie / Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Ricordiamo, allora, l’intento complessivo dell’opera iniziatica di Dante che è quello di (ri)condurre l’umanità da uno stato di miseria a uno stato di salvezza, percorso iniziatico che la Lettera a Cangrande della Scala illumina con una bella frase latina: «removere viventes in hac vita de statu miserie et perducere ad statum felicitatis», ovvero, appunto, «portare l’uomo da una condizione di miseria, sofferenza e smarrimento esistenziale a una salvezza».
Mi ritrovai seduto su una panchina / al sole di febbraio / un magico pomeriggio dai riflessi d’oro / e mi svegliai con l’aria di pioggia recente / che aveva lasciato frammenti di gioia
Il verso «Mi ritrovai seduto su una panchina» viene molto probabilmente dal secondo verso della Commedia dantesca: «Nel mezzo del cammin di nostra vita / Mi ritrovai per una selva oscura / che la diritta via era smarrita». Anche qui dunque un percorso iniziatico verso la salvezza, la liberazione dalle «ossessione dell’Io» e del potere: al sonno e al peccato di Dante segue il risveglio della coscienza, dopo la «selva oscura» c’è così il sole del pomeriggio; dopo la pioggia, una promessa, in terra, di quella che sarà, dopo la vita, la nostra autentica gioia.