Bengali in «Breve invito a rinviare il suicidio»
La canzone Breve invito a rinviare il suicidio inizia (ripetuta anche verso la conclusione) con una preghiera in bengali, lingua parlata in Bangladesh e India. Una voce maschile recita le seguenti parole:
manav kul jetha jabe re
jane amar gosai seta jane re
mon fakirar kul nai re
il cui significato letterale suona così:
dove andrà l’umanità
il mio sacerdote lo sa
il mio cuore è pieno dei pensieri dell’Onnipotente. Non conosce limiti, né altri turbamenti.
Il senso generale è:
Il mio cuore non conosce turbamenti o limiti terreni, perché è devoto all’Onnipotente. Io sono devoto a te. Il mio sacerdote, mio Dio, sa dove l’umanità andrà. Io sto seguendo il sentiero dell’Onnipotente.
(alice pareyson)