la realtà
irrompe nelle nostre vite
come un tir ad alta velocità
sulla carrozzina di un neonato
per comprendere la realtà
abbiamo elaborato la cultura
e per dominarla
abbiamo inventato la civiltà
nel tempo
la cultura è diventata sempre più
al servizio della civiltà
e non della realtà
e la civiltà si è trasformata sempre più
nel dominio sugli uomini
più che sulla realtà
questa cultura,
questa civiltà,
nelle sue formulazioni più ufficiali,
è diventata inutile e dannosa
occorre smettere al più presto
… leggendo i nostri libri
non diventerete delle persone colte
potrete invece tornare ad essere
persone
SAGGIO SOPRA L'ESPRESSIONISMO
un’opera monumentale e rivoluzionaria
che supera cronologie e generi
per comprendere il germe dell’espressionismo
in tutti i movimenti artistici e in tutte le epoche
FRANCO BATTIATO. LA CURA: 27 CANZONI COMMENTATE
battiatolacura.it è il portale online di analisi
testuale della canzone d’autore.
raccoglie le analisi testuali con commento e parafrasi proprio come accade per le opere letterarie.
LA CREAZIONE NOTA
franco falasca
cio’ che si vive
ma di cui non si parla
STELARNAUTA
storyboard di un film non realizzato
in un futuro che è già presente,
un oggetto spaziale di origine sconosciuta
impatta al suolo nei pressi di una periferia urbana…
benvenuti!!!
(istruzioni per un viaggetto a parigi)
dal misero quotidiano
all’intoccabilità
dell’arte e della bellezza
FIGURE RETORICHE presentazione al salone del libro di torino 2024
…il futuro negli anni ’60 lo toccavi, era lì, lo stavi facendo, ti mancava niente.
oggi il futuro non è lì. oggi il futuro è diventato lontanissimo.”“…come posso fare io questa cosa?
con tre elementi, con due, con uno…?
con meno è senz’altro meglio…”
FIGURE RETORICHE presentazione al salone del libro di torino 2024
intervista ad alessandro bergonzoni
“…a volte non sono io
che vado veloce con il pensiero,
è la gente che il pensiero l’ha venduto…
io sicuramente sono un po’ supersonico,
ma c’è della gente che il pensiero l’ha piantato nell’asfalto.”
intervista ad alessandro bergonzoni
intervista a margherita hack
“…l’idea che avevo allora,
era di riuscire a fare qualche lavoro interessante di testa mia,
di non essere guidata sempre dal mio relatore di tesi, di lavorare in modo indipendente…
di salvare il mondo con l’astronomia non c’ho mai pensato…
ma di avere delle idee contro le dittature, questo sì…”
l’impossibile avanguardia contemporanea
12 interviste concentrate in 20 minuti. se avete fretta. a:
silvano agosti, alessandro bergonzoni, federico bucci, massimo bucchi, giulio casale, francesco dal co, elio de capitani, margherita hack, danilo mainardi, alessandro robecchi, sergio staino, arturo shwarz
siamo andati a cercare personalità di oggi che sperimentano il nuovo. e ve le presentiamo tutte assieme in 20 minuti.
figure più o meno note anche al grande ‘pubblico’ che rappresentano di fatto, più o meno consapevolmente, le avanguardie di un’auspicabile nuova umanità.
il video che vi proponiamo è tratto da più di una ventina di interviste che abbiamo raccolto e montato, partendo da più di 50 ore di girato.
il patrimonio lessicale degli intervistati è a vostra disposizione per potervi difendere.
le ovvietà di molte affermazioni sono lontanissime dall’esserlo nel mondo ‘reale’.
comunicare oggi su tematiche semplici, ma fondamentali, è sempre più difficile.
intervista a getulio alviani
…il futuro negli anni ’60 lo toccavi, era lì, lo stavi facendo, ti mancava niente.
oggi il futuro non è lì. oggi il futuro è diventato lontanissimo.”“…come posso fare io questa cosa?
con tre elementi, con due, con uno…?
con meno è senz’altro meglio…”
Α-PANDĒMÍA O DELLA CONTEMPORANEA CATASTROFE
pandemico cortometraggio dedicato al femminile
8:05″ musica di greco-venosta
La pandemia ha modificato radicalmente il modo in cui siamo connessi con le persone e i nostri punti di vista sulla realtà. La nostra vita sociale si è sviluppata nel nome dei cartelli “mantieni la distanza di almeno un metro”; il controllo costante delle nostre esistenze ha distrutto il germe dell’interdipendenza e della cura dell’animo umano. Dobbiamo imparare a guardare le cose da un’altra prospettiva per ritrovare la realtà oltre le regole, i ruoli, la Legge.
Il femminile, scevro di massificazione e consumo, non ha nulla a che fare con il movimento #metoo, la parità dei sessi o l’attivismo femminista. Questo femminile è tuttavia l’unica speranza e soluzione alla contemporanea catastrofe umana.
regia fabio d’ambrosio
musica aphantasia qbb (s.greco – g.venosta)
ragazza joana curri
ragazza alice pareyson
The pandemic has changed the way we connect to other people and our points of view on reality. Social existence has developed in the name of “keep your distance” warnings; the constant control of our lives has disrupted the seed of interdependence and human care. We must learn to look at things under a different perspective in order to regain reality beyond the rules, the roles, and the Law.
A real feminine figure free from massification and consumerism, which has nothing to do with #metoo movement, sex equality or feminist activism, is missing nowadays and it is the only hope and solution to contemporary human catastrophe.
INTERVISTA A GIULIANO GIULIANI
«
(…) ci hanno raccontato bugie su tutti i fatti importanti della storia di questo paese,
dalla fondazione della repubblica in poi.
Hanno cominciato a raccontarci delle bugie, a partire dal Portello della Ginestra (…)
piazza Fontana (…),
Brescia (…),
la strage di piazza della Loggia, Bologna,
Ustica, (…),
insomma, non c’è una cosa grave successa in questo paese che ha potuto essere svelata.
Aggiungiamo il rapimento dell’onorevole Moro e la sua uccisione.
Allora, tutte queste cose, ci fanno pensare a un paese che ha nei gangli decisivi della sua vita, delle schifezze inimmaginabili (…)
ed è uno sfascio contro il quale la gente sana e onesta di questo paese dovrebbe opporsi e pronunciarsi a voce un po’ alta (…) e mettersi a gridare: basta!
Perché davvero non se ne può più!
»
intervista a francesco dal co
“il committente è la prima vittima del luogo comune. è il cane che si morde la coda”
“nella mia rivista (casabella ndr) c’è una pagina rossa ben marcata che indica la pubblicità. quella pagina rossa definisce un ruolo”
“in italia si fanno il 70/80% in meno di concorsi di architettura rispetto agli altri paesi europei”
“le grandi trasformazioni di milano non sono quelle che appaiono tutti i giorni sui giornali come la fiera, piazza repubblica (…). le grandi trasformazioni di milano sono gli interventi enormi, giganteschi, come l’ex area dell’innocenti, sui quali nessuno dice niente… ma come è possibile…”
intervista a franco fabbri
“ci siamo tutti abituati a certe comodità e non si fanno cose che 40 anni fa erano normalissime”
“quando uno va all’estero si rende conto che il centro è da un’altra parte. il mondo ritrova una geometria più normale”
“negli anni ’70 nessuno, se non pochissimi, voleva veramente fare dell’italia una repubblica sovietica…”
intervista a stefano disegni
“ho bisogno di avanguardie,
che mi aprano spazi,
che mi forniscano spunti,
che mi diano intuizioni.
senza questo c’è il consolatorio e la banalità,
l’appiattimento ad un linguaggio rassicurante.”
intervista a arturo schwarz
“Questa mi pare la posizione principale: portare la rivoluzione nel proprio campo e attraverso questo riuscire ad esprimere la ribellione di ogni individuo, di ogni uomo onesto, come lo chiamerebbe Montaigne.”
“Trovo interessanti le avanguardie storiche che non hanno lavorato solo ad una ricerca di carattere estetico, come lo sono state il Cubismo, il Fauvismo o l’Astrattismo, quanto piuttosto quelle che vogliono rappresentare una filosofia della vita.
Le due avanguardie storiche che più delle altre propongono una filosofia della vita sono certamente il Dadaismo e il Surrealismo.
Il Dadaismo proponeva come fine ultimo il nichilismo, ma in quanto rivoluzionario non potevo accettare questa visione pessimistica poiché per essere un buon rivoluzionario è necessario essere ottimisti.
Il Surrealismo proponeva invece una lotta costante per la verità, per la giustizia, per il riconoscimento del ruolo salvifico, iniziatico della donna, tutti argomenti che sono a me cari. Ed è per questo che la mia raccolta si è concentrata solamente sugli artisti surrealisti, perché rappresentavano e rappresentano non un’ ulteriore scuola artistica letteraria, ma una filosofia della vita.”
intervista a sergio staino
“Buttiamo intelligenza, buttiamo quello che pensiamo, cerchiamo di essere coerenti, io dico quello che penso e cerco di non autocensurarmi, tengo ferma l’idea di Gramsci che la verità è sempre rivoluzionaria.”
“L’Europa ha sfruttato tre o quattro generazioni fino alla morte, per l’industrializzazione nell’800: alcune generazioni sono state mandate giovanissime in miniera, nelle fabbriche, dodici ore al giorno e molti sono morti sul lavoro, per arricchire l’Europa, per costruire l’Europa. Da questi sfruttati sono nati i movimenti cooperativistici, socialisti . Le grandi utopie solidali hanno fatto presa e sono nate lì, da questo sfruttamento.
Lo stesso sfruttamento lo si è fatto in URSS in nome di un bene collettivo, comune, in nome di solidarietà, di segni di egualitarismo, in nome del comunismo e cosa ne è venuto fuori?
Sono venuti fuori dei banditi.
Gli albanesi, i rumeni sono i banditi peggiori perché hanno rubato loro l’anima.
Preferisco che uno subisca lo stesso sfruttamento in nome dell’irricchimento di un padrone almeno ti ribelli, invece di venir sfruttato in nome di un modello sociale comunista, solidale, egualitario.”
intervista a elio de capitani
“considerare lo stile come la morte è essenziale, perché vuol dire che tu non ti metti di fronte al mondo e alle cose con la voglia di mangiarle e farle assomigliare a te stesso e basta, ma ti metti in relazione con le cose per cui loro mangiano te e tu mangi loro. questo, quindi, diventa un rapporto che, ogni volta, mette in discussione tutto.”
intervista a massimo bucchi
“…è come essere in un frullatore.
solo che prima i pezzi erano più grossi”
intervista a alessandro robecchi
“…non è mica un panda da proteggere, il lettore: il lettore è anche uno da stimolare, da far incazzare, se questo fa parte della propria modalità espressiva ovviamente. non a gratis…”
“…ho avuto un maestro di giornalismo, un vecchio marchigiano pazzo che diceva che è meglio scrivere due volte neve, piuttosto che scrivere ‘la bianca visitatrice’…”
intervista rilasciata nel 2008, pubblicata per la prima volta a febbraio 2015.
intervista a alessandro bergonzoni
“…a volte non sono io
che vado veloce con il pensiero,
è la gente che il pensiero l’ha venduto…
io sicuramente sono un po’ supersonico,
ma c’è della gente che il pensiero l’ha piantato nell’asfalto.”
intervista a silvano agosti
“…cosa vuol dire avanguardia?
l’avanguardia è chiedersi come è giusto che gli esseri umani vivano,
cosa necessita ogni persona per essere sereno? poche cose, cibo buono, un posto asciutto dove dormire, tanti amici, tanti amori, l’accesso alle opere d’arte, girare il mondo, vedere il mare, i gatti…
queste cose, costano pochissimo.”“Femmina -> donna -> persona -> essere umano.
Maschio -> uomo -> persona -> essere umano.
Questo è il percorso.
In realtà, però, ci sono delle creature che vengono fermate al loro ruolo di femmina, altre al loro ruolo di donna. Difficilmente arrivano al livello di persona e mai al livello di essere umano.
Nel senso che, con astuzia, il potere ha dirottato il naturale percorso.
E allora c’è: femmina -> quasi donna -> moglie -> madre per sempre.
Maschio -> quasi uomo -> marito -> lavoro tutta la vita”
intervista a dànilo mainardi
“…se uno fa le cose che gli piacciono e studia,
risolve delle sue curiosità, si butta a corpo morto per cercare di ottenere delle risposte ed è come se diventasse più intelligente.
Per fortuna, i miei genitori mi hanno detto di fare quello che avevo voglia e allora ho cominciato a vivere e a divertirmi.
Posso, allora, dire di aver da una parte lavorato moltissimo nella mia vita,
dall’altra di non aver mai lavorato, perché posso dire di aver giocato…”
intervista a elio
“l’ultima linea di resistenza
è quella di fare le cose bene”
(elio petri)“penso che non ci si possa accusare di incoerenza.
cioè ci si può accusare di essere incoerenti
ma coerenti nell’incoerenza,
nel senso che lo abbiamo affermato fin dall’inizio, che eravamo incoerenti…”