battiato la cura // nota dell’editore
Per ogni commento è presente un corredo di note di approfondimento dei vari concetti espressi nel testo, poste a margine e in alcuni casi evidenziate in bold se il riferimento non è immediato. A piè di pagina, sotto il commento, troviamo dichiarazioni e interviste per lo più citate nell’analisi, o comunque pertinenti al contesto. Se non diversamente specificato, sono tutte rilasciate da Franco Battiato.
Prima di ogni commento, nella pagina a sinistra, viene riportato il testo integrale della canzone, come appare nel sito web ufficiale di Battiato, sia pure, dove necessario, con alcune correzioni e con la precisazione della data di composizione.
L’impostazione adottata con i grandi capilettera rossi è ispirata all’impaginazione della Bibbia del 1903 della casa editrice Doves Press (Hammersmith, Londra, 1900-1908) creatrice anche del carattere Doves Type. Il font che abbiamo adottato per il testo delle canzoni, il Jenson, si ispira direttamente al carattere tipografico ideato da Nicolas Jenson (1404–1480), ed è il carattere al quale Cobden-Sanderson, della Doves Press, si è ispirato per il suo Doves Type. Il riferimento alla Doves Press è nato nella ricerca e nello studio per l’analisi della canzone Ermeneutica.
Inoltre ci siamo ispirati a Cobden-Sanderson nell’impaginazione di questo volume perché la sua ossessione nella ricerca del «Book Beautiful (…) simbolo dell’infinitamente bello», rappresenta la nostra stessa ossessione.