dalai lama vs. franco battiato
Dalai Lama vs Battiato
Siamo andati ad ascoltare il Dalai Lama Tenzin Gyatzo a Milano il 21 ottobre 2016.
Di seguito i nostri appunti di ciò che ci ha colpito, affiancati da alcuni brani che sono stati letti e spiegati durante l’Insegnamento.
La radice della saggezza della visione della via di mezzo
Frase chiave della giornata, dal testo La radice della saggezza della visione della via di mezzo
Ciò che sorge
da dipendenza e relazione:
questo è spiegato essere la vacuità
che è una designazione dipendente
ed è essa stessa la via di mezzo.
Poiché non esiste nulla
che non sia sorto dipendendo,
non esiste nulla
che non sia vuoto.
Bisogna cercare il seme della Buddhità
Il fenomeno composto dipende dalla causa sostanziale
La natura della mente non è stabilita: è luminosa e cognitiva per l’aspetto convenzionale, e perciò è ottenibile l’Illuminazione.
Il primo passo è l’accumulazione, la concentrazione e la visione speciale grazie all’abbandono delle emozioni distruttive. Si forma l’esperienza nella mente, e poi si passa alla saggezza della meditazione che però non è immediata, ci vuole la preparazione per arrivare alla comprensione della vacuità.
Il bodhisattva è chiamato distruttore del nemico quando arriva al 7° terreno di 10, in cui lascia per sempre le emozioni distruttive, elimina le ostruzioni dell’onniscienza, e può essere di beneficio per tutti gli esseri senzienti.
Bisogna eguagliare se stessi agli altri e poi scambiare se stessi con gli altri.
Nagarjuna è autore dei testi sulla perfezione della saggezza. In Tibet sono iniziate ordinazioni di monaci, traduzioni, studio e analisi dei commentari grazie a un esperto della logica Madianica (cioè della via di mezzo, la vacuità).
Bisogna aderire alla realtà della realtà convenzionale, cioè l’interdipendenza.
Tutto va sulla
NATURA ULTIMA DEL SORGERE DIPENDENTE,
la comprensione della vacuità, bisogna indagare, investigare!
Quando vediamo la realtà come altro da noi, separata e distinta, non appare l’interdipendenza ma la realtà intrinseca.
APPARE IN UN MODO MA ESISTE IN UN ALTRO.
Il fenomeno duale è falso. Sorgono le varie coscienze errate ma con l’estinguersi delle azioni ed emozioni distruttive si raggiunge la comprensione.
Le proiezioni mentali che noi abbiamo su degli oggetti, come qualità positive attribuite, generano l’attaccamento, e quelle che abbiamo su qualcosa di diverso da noi generano odio ecc. Il Dalai Lama racconta di un suo amico scienziato che gli ha detto che i disturbi emotivi e psichici tipo violenza, rabbia… sono al 90% proiezioni mentali. Si crea così la cosiddetta attenzione mentale sbagliata. NON ESISTE QUELLA REALTÀ.
Commento al testo La preziosa ghirlanda della visione della via di mezzo
Come esiste il fenomeno? Una persona non è reale così come non lo sono i suoi componenti.
I fenomeni delle forme sono solo nomi, anche lo spazio è solo un nome. senza gli elementi, come potrebbero esistere le forme? perciò, perfino il solo nome non esiste.
Dall’ignoranza si forma un’attenzione mentale sbagliata rispetto alla realtà, con emozioni distruttive, odio attaccamento ignoranza, con concettualizzazioni.
Dal testo La radice della saggezza della visione della via di mezzo
Ciò che sorge
da dipendenza e relazione:
questo è spiegato essere la vacuità
che è una designazione dipendente
ed è essa stessa la via di mezzo.Poiché non esiste nulla
che non sia sorto dipendendo,
non esiste nulla
che non sia vuoto.
interdipendenza / vacuità
non esiste nulla che non sia sorto dipendendo / vuoto
Sorgere dipendente sorge e dipende; elimina due estremi: permanentismo e nichilismo.
Il cibo esiste solo come designazione nominale, così come colui che mangia.
Vacuità elimina l’ignoranza, rispecchia la funzionalità del fenomeno.
Bisogna andare contro gli estremi, contro il dualismo esistente/non esistente, contro il rapporto causa effetto cioè che una causa ha molti effetti o che molte cause hanno un solo effetto. I fenomeni non esistono per propria capacità!
Bisogna intuire la realtà ultima sorgere dipendente, che elimina la radice della sofferenza, in una sorta di visione olistica della relazione di tutti i fenomeni. Il dipendente e l’indipendente sono DIRETTAMENTE CONTRADDITTORI: o è l’uno o è l’altro ed esso esiste perché non potrà mai essere indipendente.
Piccola precisazione: i termini intrinsecamente, indipendentemente, per propria natura, sono sinonimi.
Se tutto fosse dotato di realtà intrinseca, la mente non potrebbe esser cambiata, non potrebbero essere eliminate le emozioni distruttive. Questo è frutto di una visione errata che nasce da due errori: la sovrapposizione di una realtà errata e la negazione, deprecazione della realtà. Il sorgere dipendente elimina tali errori.
Lode all’interdipendenza
Perché le Tue spiegazioni rendono remota la possibilità che si esagerino o si neghino i fenomeni manifesti e non.
Quando aveva 16 anni il Dalai Lama ha imparato la lode all’interdipendenza in una mattina e la ripete da allora.
I tre aspetti del sentiero sono la rinuncia, l’illuminazione e la vacuità.
I 3 aspetti del sentiero
prima frase del versetto 3:
senza una perfetta rinuncia, non vi è modo di pacificare il desiderio della felicità nell’oceano del samsara
versetto 5:
se, avendo meditato in tal modo, non nasce alcun desiderio per i piaceri del samsara, e sempre, giorno e notte, sorge un’aspirazione alla liberazione, allora in quel medesimo istante è nata la vera rinuncia.
IL MODO DELLA PERSONA INTELLIGENTE
Per arrivare alle verità, c’è il modo della persona intelligente.
C’è il seguace della fede e invece il seguace della ragione, che ha bisogno di ragionare su quello che studia.
Se comprenderai che la vacuità appare come causa ed effetto, non sarai preda delle visioni estremiste. (testo insegnato dall’erudito monaco LOBSANG DRAGBA PAL (TZONG KHAPA) al discepolo TZAKHO VONPO NGAWANG DRAGPA, che nell’ultimo verso viene apostrofato con «figlio mio»!)
Il praticante analizza qual è il suo obiettivo!! QUESTA È LA FEDE INTELLIGENTE.
Bisogna approfondire la sofferenza. La sofferenza deve essere quella composta e pervasiva, bisogna comprendere la verità del sorgere dipendente e la verità ultima dei fenomeni. La prima cosa che va compresa è la vacuità. Coloro che sono intelligenti generano la realizzazione della vacuità, realizzare la relazione dipendente, creare la ragione comprensiva che porta alla realizzazione della vacuità. I fenomeni appaiono nella propria interdipendenza, non bisogna capire questo solo a parole, bisogna aggiungere l’esperienza e riflettere sui testi, fino alla comprensione.
Appunti e citazioni dal libretto (edito dall’Istituto Studi di Buddhismo Tibetano) con i testi delle preghiere e degli insegnamenti distribuito all’evento
– Samsara (esistenza ciclica)
– Natura ultima delle cose (vacuità)
Il Sutra del cuore della vittoriosa perfezione della saggezza
la forma è vuota, la vacuità è forma, la vacuità non è altro che forma e la forma non è altro che vacuità.
Tutti i fenomeni sono vacuità; sono privi di caratteristiche
Essendo completamente andati al di là di ogni errore, raggiungono il punto finale, il Nirvana.
TANTRA = il continuo sublime. La realtà della mente spiegata!
Nella perfezione della saggezza, le menti sono senza più oscurazioni.
Lode all’interdipendenza
l’ignoranza è la vera radice di tutti i problemi di questo mondo transitorio. ed essi si eliminano proprio comprendendo quel sorgere dipendente che ci hai rivelato. Per tale motivo, come potrebbero mai coloro dotati di intelligenza non capire che il sentiero del sorgere dipendente è l’essenza del Tuo insegnamento?
Una mente che non conosce – l’ignoranza.
L’antidoto è la mente opposta, che comprende. L’oggetto osservato è lo stesso.
qualsiasi cosa dipenda da condizioni è vuoto di un’esistenza intrinseca
(di propria natura, ci sono effetti e condizioni)
Considerandole in modo errato, gli immaturi (ndr. tradotto anche come infantili) rafforzano l’adesione alle visioni estreme. Ma, per il saggio, quelle stesse sono il mezzo per tagliare la rete delle concettualizzazioni.
(cioè le visioni filosofiche secondo cui i fenomeni esistono con caratteristiche intrinseche…)
Oh Benefattore, per curare gli esseri tutti hai rivelato questo ragionamento che non ha eguali, per giungere a comprendere la vacuità, che della dottrina è l’essenza.
chi può mai sfidare Colui che, in assemblee di saggi, ha proclamato con un ruggito di leone la libertà da un’intrinseca natura? (ndr. privo di natura propria)
vacuità e sorgere dipendente coesistono.
per via del sorgere in dipendenza, non ci sono basi per le visioni estreme!
“tutto è vuoto di una propria natura” e “da questa causa nasce quell’effetto”. queste due certezze si sostengono a vicenda, e si completano armonicamente.
ogni cosa sorta in dipendenza, sebbene sempre priva di un’esistenza intrinseca, appare esistere dalla sua parte; per questo hai affermato che è come un’illusione!
quando tale visione di Te, oh Sakyamuni, nella mia mente sorge, all’istante tutto il mio dolore si placa, così come dai raggi lunari la febbre è calmata.
le persone inesperte ne sono del tutto confuse
mi recai nel giardino dei gigli notturni dei trattati di Nagarjuna, da Te profetizzati per spiegar chiaramente i principi del Tuo veicolo impareggiabile, libero dagli estremi di esistenza e di non esistenza.
luminose ghirlande di raggi immacolati, le chiare spiegazioni della Gloriosa Luna la cui orbita crescente di perfetta saggezza si muove liberamente nel cielo delle scritture, dissipando nei cuori il buio degli estremismi e oscurando le costellazioni degli insegnamenti errati: questo scoprii per la gentilezza del Guru, e la mia mente alla fine trovò sollievo.
per la gentilezza del mio Guru ho avuto la fortuna di incontrare l’insegnamento dell’impareggiabile Maestro, perciò dedico tale virtù affinché sia una causa, per tutti, di venir presi in cura dalle Guide Supreme.
Riassunto di alcune domande
un ragazzo: Cosa succede nella morte?
Dalai Lama: Nella morte vengono meno via via i livelli più sottili della mente.
una donna: Come possiamo risolvere la sofferenza? Cosa posso fare quando vedo un bambino soffrire?
Dalai Lama: La sofferenza va approfondita, quindi non dobbiamo “preoccuparci” di quelli che crediamo più deboli… dobbiamo abbracciare tutti gli esseri viventi. La compassione è il segreto: non sopportare le sofferenze degli altri. Generare un sentimento genuino su di te per liberartene definitivamente e completamente e poi applicarlo sugli altri.
un bambino: La mia domanda è: che cos’è la vita?
Dalai Lama: Ci sono esseri senzienti e non. I fenomeni sono fatti di particelle. I fiori sono organismi viventi ma non senzienti. Le rocce, l’ambiente, a livello molecolare sono simili ma cambia se il livello molecolare diventa la base per la mente, allora diventa VITA SENZIENTE. L’esempio dal punto di vista scientifico è il concepimento. Ci vuole la salute del potenziale padre e della potenziale madre, ma non c’è la garanzia, ci vogliono 3 condizioni, anche una continuità di coscienze. Perché la coscienza è diversa dalla continuità mentale.
una donna con alle spalle tentativi di suicidio: La volontà di suicidio è una regressione positiva o negativa?
Dalai Lama: Paure e sofferenze le hanno tutti, ma è il modo di pensare diverso sullo stesso problema, che conta. Importa la scienza della mente. Non bisogna avere una mentalità claustrofobica e poco lungimirante, con paure… ma una mentalità rilassata. Anche il Dalai Lama ha avuto difficoltà nella vita. Ma concentrarsi solo dal punto di vista del problema sarebbe da suicidarsi!!!, senza esserne travolti.
un uomo: Come si raggiunge la vacuità?
Dalai Lama: La saggezza viene dall’ascolto e dall’apprendimento. E poi bisogna adattare la riflessione sulla base di non una scrittura o testo ma di più scritture o testi e visioni filosofiche. Analizzandone il significato e il confronto si generano certezze e delle inferenze, poi questa cognizione valida e stabile devi inserirla nella meditazione, ci vuole un’esperienza iniziale poi uno sforzo e deve venire l’esperienza spontaneamente.
Insomma coltivare queste comprensioni.
(alice pareyson e fabio d’ambrosio)