Saggio sopra l'espressionismo

15. il colore espressionista: animalità

Marc: animalizzare l’arte

Dall’arte panteistica di Marc nasce pure l’esigenza di animalizzarla.
Non si tratta più di mitigare il colore tenendolo rigorosamente fuori dalla sfera di pigmentazioni matericamente rese corporee;
non si tratta più di tenere la forma in un costrutto semantico e formale tenuto distante, autarchicamente, da una identità corporea;

Nella forma deve scorrere l’ímpeto pulsionale della vita

nella forma deve scorrere l’ímpeto pulsionale della vita.
Dunque nessuna esclusione della forma e del colore dalla respirazione bocca a bocca con la linfa vitale del mondo sensibile.

La visione panteistica-corporea

L’arte in questo caso diviene non il ristagno in se stessa ma una forza espressiva desiderosa di rafforzare la sua appartenenza al mondo corporeo;
a una visione cioè corporea che in sé interiorizzi l’esigenza di portare la forma a integrarsi e a metamorfizzarsi psichicamente e corporeamente con la sensibilità naturale delle cose naturali.
Dirà Marc:

Franz Marc, La seconda vista… p.13
Animalizzazione del
senso artistico (Van
Gogh e Signac)

Non conosco mezzo più felice per l’“animalizzazione dell’arte” che l’immagine dell’animale. Io tendo a questo. Ciò che vogliamo si potrebbe definire animalizzazione del senso artistico. In Van Gogh o in Signac tutto è divenuto animale: l’aria, la barca stessa che si posa sull’acqua, e soprattutto la pittura. I loro quadri non hanno più nessuna affinità con quelli che una volta si chiamavano “quadri”.

Il colore deve essere vivo come l’animale

Ogni elemento pittorico deve divenire animale. Se l’animale respira: allora anche il colore deve respirare, deve oscillare -con le proprie tonalità tra irradiazioni cromatiche, come emanato da un effetto di aspirazione e inspirazione;

Franz Marc, Tirolo, 1914, Monaco di Baviera, Pinakothek der Moderne

la forma, in relazione con il colore, deve ansare, spirare, esalare un movimento (dal suo interno verso l’esterno) ora in contrazione ora in distensione.

L’espressione estetica in rapporto col creato imprime in sé la vita

Animalizzare l’arte vuol dire aspirare a una espressione estetica che, mettendosi in rapporto col mondo creato, arrivi a imprimersi in sé e su di sé l’orditura della vita.

fabio d'ambrosio editore
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