Saggio sopra l'espressionismo

Artista (Marcella) di Ernst Ludwig Kirchner

Ernst Ludwig Kirchner, Artista (Marcella), 1909-10, Stoccolma, Moderna Museet

L’Espressionismo non ignora neppure il camminamento della solitudine. Si osservi Artista (Marcella) di Ernst Ludwig Kirchner: la figura ci mostra una ragazza ritratta nell’usuale posa di una adolescente seduta a un divano.

Solitudine di un’adolescente, di un gatto, di bottiglie-ombre

È assorta nei propri pensieri; lo sguardo appare come paralizzato in una fissità che guarda senza guardare; il corpo è tutto concentrato sul suo stato corporeo, anch’esso se ne sta assorto e in disparte. Sapiente l’idea di accostarlo a un gatto appisolato ed estraniato anch’esso nella propria solitudine: i due corpi non si toccano e sembrano ignorarsi, cosicché accentuano il senso di solitudine che vi pervade nell’intera composizione.

Oggetti isolati ognuno nella propria solitudine

Ma non basta: in alto, in fondo alla linea di fuga prospettica (che ci visualizza la scena colta dall’alto) son state raffigurate delle bottiglie che, distanziate l’una dall’altra, non fanno che accentuare quel senso di solitudine di cui tutta la composizione risulta impregnata. Più che bottiglie paiono ombre, ombre di oggetti isolati nella propria solitudine e ogni particolare è adeguato a rappresentarlo, argomentato, esistenzialmente, da una quotidianità mortificata dall’attaccamento alla propria insignificante quotidianità.

Attaccamento a un’insignificante quotidianità

Qui anche l’adolescente, nel fior fiore della sua vita, non ci distorna dalla piatta assuefazione alla quotidianità, anzi non fa che accentuarla: la sua giovane vita s’immedesima in essa, affermando un contrasto che ancor più ci ricalca la fascinazione emanata da una scena portata a immedesimarsi nella propria solitaria atmosfera.

Verde disperazione

Inoltre, tutta l’atmosfera fluisce in un verde che più non reincarna la speranza né una vita che si prepari a sbocciare: è intensamente cupo, come offuscato da una tonalità di verde estratto da una boscaglia ombrosa, fitta e impenetrabile, in cui pare intorbidarsi lo sguardo della ragazza fisso nel vuoto.

fabio d'ambrosio editore
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