Saggio sopra l'espressionismo

6. Paul Scheerbart: lo stile oggettivo

I fondamenti dell’architettura non vanno assolutamente posti sull’imitazione. «Compito dell’artista -afferma Adolf Loos- sarebbe… solo quello di trovare una nuova espressione formale per il nuovo materiale. Tutto il
resto è imitazione». Ricercare nuovi mezzi serve a ottenere una nuova espressività stilistica.

Lo stile oggettivo, la nuova espressione formale dello spazio architettonico contro l’imitazione degli stili antichi

Inoltre lo spazio architettonico va riempito solo dalla semplicità di uno spazio utile a se stesso e a chi ne usufruisce. Si giunge così allo stile oggettivo.
Lo stile oggettivo trascina lo spazio davanti alle sue reali esigenze, lo mette a tu per tu con la sua essenza, gli mostra che nella sua estensione c’è già spazio compiuto che non abbisogna di riempirsi di svariatissimi oggetti
per ri-definire se stesso.
L’ideale di uno spazio oggettivo è poter essere se stesso, liberato dall’atto di includere in sé presenze di troppo, sviamenti formali e cromatici, imitazioni.

Paul Scheerbart, Architettura di vetro… p.30

Lo stile oggettivo, enuncia Scheerbart, «ha avuto il merito di fare piazza pulita dell’imitazione degli stili antichi».
A uno stile che non sia oggettivo si perviene sia per mezzo dell’eccedenza e dell’esagerazione, sia per mezzo del conformismo, sia per mezzo di una monotona uniformità all’imitazione.

Lo spazio architettonico non è sottomesso all’imitazione

Con la Glasarchitektur, costruita prevalentemente con ferro e vetro, lo spazio architettonico (così pure la sua forma e la funzionalità della sua ornamentazione) non viene sottomesso all’imitazione.
Con l’utilizzo del vetro e del ferro, «l’ornamentazione della casa» non chiacchiera più senza posa con lo spazio, e non imita più guardandosi indietro.
La «imitazione degli stili antichi» non è che «un prodotto dell’architettura in mattoni e dei mobili di legno»: eliminati questi, la Glasarchitektur, circondata da un’atmosfera nuova, non darà altro che l’opportunità di intervenire con nuovi stili, con nuovi mezzi progettuali, con nuovi materiali.

fabio d'ambrosio editore
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