Saggio sopra l'espressionismo

il Grottesco: deperimento organico dei miti

Il linguaggio poetico del vissuto è grottesco
Sonorità materica e brutto estetico: dissonanze e contaminazioni contro i canoni immutabili

Un linguaggio poetico che miri a tirare in sé la globalità del vissuto, è un linguaggio inevitabilmente grottesco, e le sue parole sono desunte da una sonorità disimmetrico-materica e da un brutto estetico che mettono in tensione i sensi: è pieno di contrasti e disarmonie, di dissonanze, di contaminazioni linguistiche e stilistiche che logorano i canoni immutabili, portando il lettore ad assaporare agglomerati di parole drammaticamente raccattate dal basso corporeo.

Parole dal basso corporeo

Parole liberamente sguinzagliate da stonature come esaltazione di una esistenzialità irrisolta, dominate da un cromatismo impulsivo di tonalità sonore impavidamente feconde di tinte acide ed equivoche, rinserrate in contrasti violenti, non disancorate né dalla memoria storica e quotidiana né dai loro relitti.

Conflitti esistenziali e deperimento dei miti

Nel linguaggio grottesco vi confluisce il tragico gioco dei conflitti esistenziali e psicologici, nonché il deperimento organico dei miti, l’idolo fracassato, l’accentuazione aspra di un implacabile deformismo, che non accetta in sé nessuna forma che ritragga la mímica facciale celebrativa dell’uomo.

Uccidere la convenzionalità del Bello… è legale

Il Grottesco sventra il linguaggio e lo ingoia con tutte le sue frattaglie: uccidere la convenzionalità del Bello… è legale; attingere materiale linguistico alla verbosità insofferente di una lingua caduta tra i rumori infernali e i suoi urli… è legale; fare in modo che dalle parole trapeli il disumanizzato e la dissoluzione della rettilineità sintattica… è legale; ed è legale, per il Grottesco, anche l’assunzione di una forma violentemente de-strutturata.

Tutte le parti anatomiche sono dissociate

In tutte le opere che prendon vita dal formalismo spiccatamente espressionista, tutte le parti anatomiche (se prendiamo ad esempio le figure) sono state dissociate: il corpo si muove col gestualismo di una struttura anatomica irrisolta anche sul piano strutturale: l’organizzazione strutturale è fatta di parti che si congiungono straniate, svilite a corpo disorientato, incentrato sull’estraneità a se stesso.

fabio d'ambrosio editore
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