Saggio sopra l'espressionismo
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prima premessa
una precisazione
l’usura dell’esistente nel linguaggio estetico espressionista
seconda premessa
terza premessa
contro un’arte come un’ora trascorsa senza vedere ciò che le passava accanto
la parola dell’Espressionismo è corporeità
colori apostrofati di scherno
il terremoto di Messina
Artista (Marcella) di Ernst Ludwig Kirchner
la forza si putrefà, e muta
dentro al colore dell’Espressionismo
arte tattile
Van Gogh: precursore dell’Espressionismo
George Grosz l’estetica eretica del Grottesco
Oskar Kokoschka Natura morta con agnello
Van Gogh e la giapponeseria
il tocco nell’opera pittorica di Van Gogh
il colore dell’impurità
a Oskar Panizza di George Grosz
George Grosz
Fauves (colori in bollore gioviale) Die Brücke (colori tra l’astioso e il tristo)
la morte di Dio
l’artisticità dionisiaca
la poetica è il programma che ogni artista segue e sa di seguire
immersione nella rappresentazione paesaggistica romantica ed espressionista
la città degli espressionisti
il Grottesco
l’arte espressionista non è desiderabile
Perla di Alfred Kubin: il sogno di un falso benessere
il messaggio del Grottesco
la visione mistica va al contrario
la violenza della parola
il linguaggio espressionista non è in relazione al guadagno
l’Espressionismo è come un intagliatore
la sproporzione è già nell’armonia degli opposti
il Bello divinizza l’uomo
l’Espressionismo non cerca il Bello
il Bello non ci cambia e non si cambia – il Brutto ci cambia e si cambia
il Bello e il Brutto
il Brutto vive nel vivo, il Bello nel morto
nel corpo espressionista non v’è asservimento all’anatomia
il corpo ctònio in Bacon
che senso ha la forma imperfetta nell’Espressionismo?
il tocco nell’Espressionismo di Dante
l’architettura gotica in perfetta sintonia con la struttura gotica de La Divina Commedia di Dante
1. architettura espressionista: genesi
2. architettura espressionista: Liberty
3. architettura espressionista: Bauhaus
4. architettura espressionista: forme
l’architettura organica
Erich Mendelsohn
l’asimmetria
bipolarità dialogica ovvero Deutscher Werkbund
1. Paul Scheerbart: Glasarchitektur
2. Paul Scheerbart: più luce colorata!
3. Paul Scheerbart: luce e colore
4. Paul Scheerbart: spazio mistico
5. Paul Scheerbart: al bando l’ornato
6. Paul Scheerbart: lo stile oggettivo
7. Paul Scheerbart: cromatismi
8. Paul Scheerbart: spazio aperto
di nuovo nell’architettura gotica: libro cosmologico
la poetica dell’arabesco
Divina Commedia = cattedrale gotica
mutevolezza
il Grottesco: deperimento organico dei miti
la bellezza è statica la bruttezza è dinamica
il Bello come il macchinismo senza ossigeno dell’artifcio fine a se stesso; il Brutto come l’urlo biologico dello ctònio
l’Apollineo e il Dionisiaco
la visione del selvaggio
l’Espressionismo è tossico
geometria che si spezza e dilaga nell’agglomeramento
il nudo vuoto dei dati di fatto
il percorso di un proiettile
il corpo vivisezionato
nell’agosto 1914 avvenne l’orribile catastrofe
la natura ambivalente del Grottesco
il poeta deve prendere coscienza del proprio ruolo nel mondo
la parola poetica gettata nel mondo
la parola sinestetica e pluralistica
fate che nella parola entrino la caduta dei capelli, la forfora
due fari illuminanti per l’Espressionismo: Nietzsche e lo Sturm und Drang
il Decadentismo: oltre la percezione della forma fenomenica
siate romantici
il Bello e il Sublime
la dodecafonia di Schönberg: shock e traumi dai moti corporei dell’inconscio
l’infinito è la negazione categorica della forma
1. il colore espressionista: musica e scena
2. il colore espressionista: Il suono giallo
3. il colore espressionista: arte concreta
4. il colore espressionista: liquidità
5. il colore espressionista: interiorità
6. il colore espressionista: luci e vibrazioni
7. il colore espressionista: il colore puro
8. il colore espressionista: ritmo
9. il colore espressionista: cosmo
10. il colore espressionista: panteismo
11. il colore espressionista: uomo-natura
12. il colore espressionista: contrasto simultaneo
13. il colore espressionista: dodecafonia
14. il colore espressionista: disordine/ordine
15. il colore espressionista: animalità
l’artista espressionista crea l’opera seguendo la sua natura, il suo istinto
l’artista bambino
l’Espressionismo non è ragionevolmente ciò che è ragionevole fare secondo il sistema
il linguaggio-strada
la rinuncia al disegno preciso
il linguaggio-strada e il linguaggio-casa
un’arte votata al corpo, ovvero la parola del corpo, il corpo della parola
Mallarmé Un coup de dés jamais n’abolira le hasard
il linguaggio babelico
il linguaggio lirico come esperienza allucinatoria
l’espressione materica della parola sonora
scrittura sonora e visiva
poesia sonora
scrittura visiva
la parola verbovisiva e transmentale
Antonin Artaud: il Teatro della Crudeltà
approfondimenti
Meme
Pillole
come funziona
autori
prima premessa
una precisazione
l’usura dell’esistente nel linguaggio estetico espressionista
seconda premessa
terza premessa
contro un’arte come un’ora trascorsa senza vedere ciò che le passava accanto
la parola dell’Espressionismo è corporeità
colori apostrofati di scherno
il terremoto di Messina
Artista (Marcella) di Ernst Ludwig Kirchner
la forza si putrefà, e muta
dentro al colore dell’Espressionismo
arte tattile
Van Gogh: precursore dell’Espressionismo
George Grosz l’estetica eretica del Grottesco
Oskar Kokoschka Natura morta con agnello
Van Gogh e la giapponeseria
il tocco nell’opera pittorica di Van Gogh
il colore dell’impurità
a Oskar Panizza di George Grosz
George Grosz
Fauves (colori in bollore gioviale) Die Brücke (colori tra l’astioso e il tristo)
la morte di Dio
l’artisticità dionisiaca
la poetica è il programma che ogni artista segue e sa di seguire
immersione nella rappresentazione paesaggistica romantica ed espressionista
la città degli espressionisti
il Grottesco
l’arte espressionista non è desiderabile
Perla di Alfred Kubin: il sogno di un falso benessere
il messaggio del Grottesco
la visione mistica va al contrario
la violenza della parola
il linguaggio espressionista non è in relazione al guadagno
l’Espressionismo è come un intagliatore
la sproporzione è già nell’armonia degli opposti
il Bello divinizza l’uomo
l’Espressionismo non cerca il Bello
il Bello non ci cambia e non si cambia – il Brutto ci cambia e si cambia
il Bello e il Brutto
il Brutto vive nel vivo, il Bello nel morto
nel corpo espressionista non v’è asservimento all’anatomia
il corpo ctònio in Bacon
che senso ha la forma imperfetta nell’Espressionismo?
il tocco nell’Espressionismo di Dante
l’architettura gotica in perfetta sintonia con la struttura gotica de La Divina Commedia di Dante
1. architettura espressionista: genesi
2. architettura espressionista: Liberty
3. architettura espressionista: Bauhaus
4. architettura espressionista: forme
l’architettura organica
Erich Mendelsohn
l’asimmetria
bipolarità dialogica ovvero Deutscher Werkbund
1. Paul Scheerbart: Glasarchitektur
2. Paul Scheerbart: più luce colorata!
3. Paul Scheerbart: luce e colore
4. Paul Scheerbart: spazio mistico
5. Paul Scheerbart: al bando l’ornato
6. Paul Scheerbart: lo stile oggettivo
7. Paul Scheerbart: cromatismi
8. Paul Scheerbart: spazio aperto
di nuovo nell’architettura gotica: libro cosmologico
la poetica dell’arabesco
Divina Commedia = cattedrale gotica
mutevolezza
il Grottesco: deperimento organico dei miti
la bellezza è statica la bruttezza è dinamica
il Bello come il macchinismo senza ossigeno dell’artifcio fine a se stesso; il Brutto come l’urlo biologico dello ctònio
l’Apollineo e il Dionisiaco
la visione del selvaggio
l’Espressionismo è tossico
geometria che si spezza e dilaga nell’agglomeramento
il nudo vuoto dei dati di fatto
il percorso di un proiettile
il corpo vivisezionato
nell’agosto 1914 avvenne l’orribile catastrofe
la natura ambivalente del Grottesco
il poeta deve prendere coscienza del proprio ruolo nel mondo
la parola poetica gettata nel mondo
la parola sinestetica e pluralistica
fate che nella parola entrino la caduta dei capelli, la forfora
due fari illuminanti per l’Espressionismo: Nietzsche e lo Sturm und Drang
il Decadentismo: oltre la percezione della forma fenomenica
siate romantici
il Bello e il Sublime
la dodecafonia di Schönberg: shock e traumi dai moti corporei dell’inconscio
l’infinito è la negazione categorica della forma
1. il colore espressionista: musica e scena
2. il colore espressionista: Il suono giallo
3. il colore espressionista: arte concreta
4. il colore espressionista: liquidità
5. il colore espressionista: interiorità
6. il colore espressionista: luci e vibrazioni
7. il colore espressionista: il colore puro
8. il colore espressionista: ritmo
9. il colore espressionista: cosmo
10. il colore espressionista: panteismo
11. il colore espressionista: uomo-natura
12. il colore espressionista: contrasto simultaneo
13. il colore espressionista: dodecafonia
14. il colore espressionista: disordine/ordine
15. il colore espressionista: animalità
l’artista espressionista crea l’opera seguendo la sua natura, il suo istinto
l’artista bambino
l’Espressionismo non è ragionevolmente ciò che è ragionevole fare secondo il sistema
il linguaggio-strada
la rinuncia al disegno preciso
il linguaggio-strada e il linguaggio-casa
un’arte votata al corpo, ovvero la parola del corpo, il corpo della parola
Mallarmé Un coup de dés jamais n’abolira le hasard
il linguaggio babelico
il linguaggio lirico come esperienza allucinatoria
l’espressione materica della parola sonora
scrittura sonora e visiva
poesia sonora
scrittura visiva
la parola verbovisiva e transmentale
Antonin Artaud: il Teatro della Crudeltà
prima premessa
una precisazione
l’usura dell’esistente nel linguaggio estetico espressionista
seconda premessa
terza premessa
contro un’arte come un’ora trascorsa senza vedere ciò che le passava accanto
la parola dell’Espressionismo è corporeità
colori apostrofati di scherno
il terremoto di Messina
Artista (Marcella) di Ernst Ludwig Kirchner
la forza si putrefà, e muta
dentro al colore dell’Espressionismo
arte tattile
Van Gogh: precursore dell’Espressionismo
George Grosz l’estetica eretica del Grottesco
Oskar Kokoschka Natura morta con agnello
Van Gogh e la giapponeseria
il tocco nell’opera pittorica di Van Gogh
il colore dell’impurità
a Oskar Panizza di George Grosz
George Grosz
Fauves (colori in bollore gioviale) Die Brücke (colori tra l’astioso e il tristo)
la morte di Dio
l’artisticità dionisiaca
la poetica è il programma che ogni artista segue e sa di seguire
immersione nella rappresentazione paesaggistica romantica ed espressionista
la città degli espressionisti
il Grottesco
l’arte espressionista non è desiderabile
Perla di Alfred Kubin: il sogno di un falso benessere
il messaggio del Grottesco
la visione mistica va al contrario
la violenza della parola
il linguaggio espressionista non è in relazione al guadagno
l’Espressionismo è come un intagliatore
la sproporzione è già nell’armonia degli opposti
il Bello divinizza l’uomo
l’Espressionismo non cerca il Bello
il Bello non ci cambia e non si cambia – il Brutto ci cambia e si cambia
il Bello e il Brutto
il Brutto vive nel vivo, il Bello nel morto
nel corpo espressionista non v’è asservimento all’anatomia
il corpo ctònio in Bacon
che senso ha la forma imperfetta nell’Espressionismo?
il tocco nell’Espressionismo di Dante
l’architettura gotica in perfetta sintonia con la struttura gotica de La Divina Commedia di Dante
1. architettura espressionista: genesi
2. architettura espressionista: Liberty
3. architettura espressionista: Bauhaus
4. architettura espressionista: forme
l’architettura organica
Erich Mendelsohn
l’asimmetria
bipolarità dialogica ovvero Deutscher Werkbund
1. Paul Scheerbart: Glasarchitektur
2. Paul Scheerbart: più luce colorata!
3. Paul Scheerbart: luce e colore
4. Paul Scheerbart: spazio mistico
5. Paul Scheerbart: al bando l’ornato
6. Paul Scheerbart: lo stile oggettivo
7. Paul Scheerbart: cromatismi
8. Paul Scheerbart: spazio aperto
di nuovo nell’architettura gotica: libro cosmologico
la poetica dell’arabesco
Divina Commedia = cattedrale gotica
mutevolezza
il Grottesco: deperimento organico dei miti
la bellezza è statica la bruttezza è dinamica
il Bello come il macchinismo senza ossigeno dell’artifcio fine a se stesso; il Brutto come l’urlo biologico dello ctònio
l’Apollineo e il Dionisiaco
la visione del selvaggio
l’Espressionismo è tossico
geometria che si spezza e dilaga nell’agglomeramento
il nudo vuoto dei dati di fatto
il percorso di un proiettile
il corpo vivisezionato
nell’agosto 1914 avvenne l’orribile catastrofe
la natura ambivalente del Grottesco
il poeta deve prendere coscienza del proprio ruolo nel mondo
la parola poetica gettata nel mondo
la parola sinestetica e pluralistica
fate che nella parola entrino la caduta dei capelli, la forfora
due fari illuminanti per l’Espressionismo: Nietzsche e lo Sturm und Drang
il Decadentismo: oltre la percezione della forma fenomenica
siate romantici
il Bello e il Sublime
la dodecafonia di Schönberg: shock e traumi dai moti corporei dell’inconscio
l’infinito è la negazione categorica della forma
1. il colore espressionista: musica e scena
2. il colore espressionista: Il suono giallo
3. il colore espressionista: arte concreta
4. il colore espressionista: liquidità
5. il colore espressionista: interiorità
6. il colore espressionista: luci e vibrazioni
7. il colore espressionista: il colore puro
8. il colore espressionista: ritmo
9. il colore espressionista: cosmo
10. il colore espressionista: panteismo
11. il colore espressionista: uomo-natura
12. il colore espressionista: contrasto simultaneo
13. il colore espressionista: dodecafonia
14. il colore espressionista: disordine/ordine
15. il colore espressionista: animalità
l’artista espressionista crea l’opera seguendo la sua natura, il suo istinto
l’artista bambino
l’Espressionismo non è ragionevolmente ciò che è ragionevole fare secondo il sistema
il linguaggio-strada
la rinuncia al disegno preciso
il linguaggio-strada e il linguaggio-casa
un’arte votata al corpo, ovvero la parola del corpo, il corpo della parola
Mallarmé Un coup de dés jamais n’abolira le hasard
il linguaggio babelico
il linguaggio lirico come esperienza allucinatoria
l’espressione materica della parola sonora
scrittura sonora e visiva
poesia sonora
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la parola verbovisiva e transmentale
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